Bang Bang ! 150x130 - olio su tela, 2002-05
L’opera, organizzata centralmente su forme quadrangolari in sospensione prospettica, è impregnata delle tipiche cromie moraghiane ma queste convengono ad una dinamica significante, attraverso inaspettate e molteplici soluzioni. Al coprente bianco del primo piano, pervaso da grigiori ariosi e contrassegnato da un nero circolare e catramoso, succedono sfrangianti e sparsi riflessi blu-aranciati nei successivi “fogli-forme”, fino a culminare nel rosso vivo dello sfondo su cui incombe un lembo di materia cupa. Non c’è ricorso al disegno preparatorio o a reali modelli geometrici e, nel mentre in cui l’argine all’espansione cromatica si produce internamente al colore stesso, valgono quali manifestazioni concrete dell’animo i contrasti e le fusioni, le dilatazioni e le contrazioni di campiture, nate urgenti ma poi depositatesi lentamente sulla tela. Scrive il maestro: “Tendo a manifestare la mia condizione esistenziale, facendo apparire immagini lente e riflessive, con i conflitti emozionali e gli ansiosi ed irrisolti interrogativi. Certo, si tratta di un’operazione antimimetica che contiene le grida e le ferite, le urla e le lacerazioni”. Questo, l’itinerario della lettura. Centro e bersaglio tematico del quadro, un grande cuore nero è inscritto in un pulsante silenzio bianco e campeggia immobile come colpito da un proiettile: ferita che ci proietta nell’oscurità, un buco nero ci inghiotte nel nulla del tempo e dello spazio.
Mauro Fantinato